Gruppo Astrofili Forlivesi  A.P.S.  "J.Hevelius"

di Valerio Versari
valerio.versari@virgilio.it
I fusi orari sono stati chiamati così per la loro forma simile al fuso, antico strumento per la filatura a mano (Figura 1).
Potevano benissimo chiamarli spicchi orari, ma sarebbe stato troppo scontato, meglio fusi orari.
La classica mappa dei fusi orari è una proiezione rettangolare del planisfero suddiviso nei 24 fusi orari larghi ciascuno 15° di longitudine. Un’ora infatti corrisponde ad una rotazione (antioraria) di 15° di longitudine della Terra rispetto al Sole (medio) e 24ore ad una rotazione di 360° di longitudine (15°x24=360°), un’intera rotazione della Terra rispetto al Sole (medio), corrispondente ad un giorno solare o civile (Figura 2).di 4-5m.
Il meridiano di Greenwich (longitudine 0°) è il meridiano centrale e il fuso orario 0 (largo 15°, da 7,5° Ovest a 7,5° Est) è il fuso orario centrale. A Est di Greenwich abbiamo i fusi orari +1, +2, +3… +12; a Ovest di Greenwich i fusi orari -1, -2, -3… -12. Questi numeri ci dicono le ore di anticipo (+) o di ritardo (-) rispetto al fuso orario 0. All’opposto del fuso orario 0 abbiamo il fuso orario +12 / -12, un fuso sdoppiato in due mezzi fusi, è attraversato centralmente, un po’ a zig zag, dalla linea del cambiamento di data dove si fronteggiano l’emisfero Est e l’emisfero Ovest. I due mezzi fusi hanno la stessa ora, ma tra loro c’è una differenza di 24 ore cioè di un giorno.
La mappa dei fusi orari era quasi sempre presente nelle pagine iniziali delle vecchie agende cartacee, molto curate e spesso con la copertina in pelle. Fino a 2 decenni fa erano ancora molto diffuse, a volte anche date in omaggio. Ora però gli smartphone fanno lo stesso servizio in modo più efficiente per cui le agende cartacee si usano sempre meno. Non serve più nemmeno consultare la mappa dei fusi orari perché ci sono siti sempre aggiornati come “24 timezones” che, senza il rischio di sbagliare, ci danno immediatamente l’ora attuale di qualsiasi località del mondo tenendo conto anche dell’eventuale ora legale (link).

La mappa della Figura 2 però serve per capire il concetto. Sulla base di questa poi non è difficile ideare un modello capace di riprodurre la giostra dei fusi orari. E con un modello si può capire più facilmente e meglio il concetto.
La Figura 3 è uno schema del modello. Sia sopra che sotto la mappa c’è una fascia fissa che rappresenta l’arco delle 24 ore, con la parte diurna azzurra luminosa (dalle 6 alle 18) e la parte notturna blu notte con le stelle (dalle 18 alle 6). Le ore 12 con il simbolo del Sole ci indicano sia il mezzogiorno che la direzione del Sole. Le ore 00 con lo striscione del traguardo del giorno ci indicano sia la mezzanotte che la direzione opposta al Sole.

La mappa e le fasce dovranno poi essere avvolte intorno ad un cilindro di pari circonferenza e chiuse lateralmente (incollate tramite una striscia dello stesso cartoncino applicata sotto la giuntura). Tra le due fasce fisse la mappa è libera di ruotare così la possiamo ruotare con la mano in senso antiorario, il senso di rotazione della Terra.

Nella Figura 4 vediamo il modello finito visto da due diverse angolazioni: nella prima si vede la parte con il simbolo del Sole che indica la sua direzione e si vede l’Italia passante sulle ore 15, a metà del pomeriggio; nella seconda si vede la parte con il traguardo del giorno in direzione opposta al Sole e la linea del cambiamento di data passante sulle ore 23 (rispetto alla prima ho arretrato la mappa di 3 ore). La linea del cambiamento di data un’ora dopo passa sotto al traguardo del giorno e inaugura una nuova data. Gli altri fusi orari a seguire passando sotto al traguardo del giorno prendono a loro volta quella data, finché non ripassa nuovamente la linea del cambiamento di data che inaugura la data successiva e così via come prima gli altri fusi.

Il supporto cilindrico che ho utilizzato si vede perché rimane scoperto sia in alto che in basso: si tratta di un pezzo di tubo Ø 12,5cm alto 29,7cm (il lato corto del foglio A3) in PVC rigido di colore arancione (è un tipo di tubo molto usato nell’edilizia e prodotto in un’ampia scala di diametri).


Nella realizzazione pratica del modello c’è stato il problema del taglio del tubo Ø 12,5cm in pezzi lunghi 29,7cm. Sia per l’estetica che per avere un riferimento corretto è bene che il taglio sia piano e perpendicolare al tubo. Ho affidato il compito ad un socio del gruppo, Eolo Serafini, che nel suo laboratorio ha anche un tornio. Per bloccare bene il tubo Ø 12,5cm ci sarebbe voluto un tornio con un mandrino grande, ma Eolo con il suo tornio normale ci è riuscito ugualmente grazie alla sua esperienza e abilità. Dal tubo di circa un metro che gli avevo dato ha ricavato 3 pezzi perfetti di 29,7cm.


La mappa l’ho scaricata da Wikipedia, in alta definizione e in formato jpg. L’ho poi modificata con il Paint di Windows sopra e sotto dove si interfaccia con le fasce fisse. Le fasce fisse le ho disegnate sempre con il Paint di Windows, e le ho tenute un filino più corte della mappa. Questo perché le fasce fisse devono arrivare precise e strette intorno al tubo mentre la mappa deve arrivare leggermente lenta per poter essere libera di ruotare. Per ottenere la stampa della misura precisa dovevo riportare il disegno della mappa e delle fasce su un foglio A3 PDF dandogli esattamente quella misura. Con il programma per le immagini “FastStone Image Viewer” ci sono riuscito bene potendo regolare la misura anche nei decimi di mm. La stampa va poi eseguita in “Dimensioni effettive” e non in “Adatta” altrimenti la misura viene alterata. Dopo alcune prove la larghezza precisa è risultata essere 394,0mm.

La tipografia alla quale mi sono rivolto è poco lontano da casa mia. Ha in dotazione i fogli A3 di cartoncino da 300g/m2, un cartoncino adeguato allo scopo. Inoltre il tipografo sulla stampa ha applicato un film plastico che aderisce bene. Questo serve a proteggerla dato che poi la si deve toccare sempre con le dita. Il film plastico non va messo dalla parte sotto dove la giuntura va incollata con il vinavil applicando una striscia dello stesso cartoncino e anche perché sul tubo in PVC scivola meglio il cartoncino che un’altra plastica. Rimane tutta la parte minuziosa del lavoro che non sto a descrivere perché sarebbe troppo lungo.

Su richiesta fatta alla mia mail (valerio.versari@virgilio.it) posso inviare la mappa PDF su foglio A3 della misura precisa (larghezza 394,0mm) per il tubo Ø 12,5cm da stampare (in dimensioni effettive) su cartoncino A3 da 300g/m2. È un file PDF un po’ pesante (2,8MB).

Allego un articolo molto interessante dal titolo “Breve storia dei fusi orari” scritto nel 1995 da Gianluigi Parmeggiani e Fabrizio Bònoli (Osservatorio Astronomico di Bologna). Racconta la storia della controversa gestazione del sistema dei fusi orari e la sua graduale affermazione nel mondo. L’Italia vi ha aderito nel 1893, un periodo che non è poi così lontano nella storia. Questo articolo l’ho trovato casualmente in rete al seguente link


Ho copiato il testo su Word e gli ho dato un’impaginazione e un formato adatti alla lettura. Senza alterare minimamente il testo ho solo corretto alcuni errori banali di ortografia che erano presenti. Infine l’ho stampato sul file PDF scaricabile qui.

Breve Storia dei fusi orari