Il globo celeste Modello meccanico del cielo locale regolabile per ogni latitudine. Riproduce il cielo locale e la sua rotazione diurna in modo semplice e intuitivo. Sul globo è riportata l’eclittica con la posizione del Sole giorno per giorno (il moto del Sole è di circa 1° al giorno) che è alla base delle stagioni e della visibilità stagionale delle costellazioni.
Un orologio siderale Regolo circolare ausiliario al globo celeste. Determina il tempo siderale locale combinando longitudine locale data e ora. Questo dato serve per la regolazione temporale del globo celeste.
Un modello delle fasi lunari Modello grafico del ciclo delle fasi lunari dovute alla posizione della Luna in relazione a quella del Sole. Nelle diverse fasi del giorno (in 8 passi di 3 ore) quando e dove è osservabile la Luna a seconda della sua fase. Un modello in scala del Sistema solare Modello in scala del Sistema solare nel quale la Terra è rappresentata da un mappamondo da 30cm di diametro. La scala riportata nella targhetta è 1:42.500.000. In questa scala ho calcolato: diametri dei corpi, distanze dal Sole e velocità orbitali. Poi, per dare un’idea più concreta, ho riportato graficamente questi dati su una mappa geografica centrata su Forlì (Piazza Saffi) dove ho posizionato il Sole (un globo gigante di 32,75m di diametro).
Un modello dei fusi orari La classica mappa rettangolare dei fusi orari avvolta su un cilindro (diametro 12,5cm) e libera di ruotare tra due fasce fisse suddivise nelle 24 ore del giorno e allineate. Sulle ore 12 c’è il simbolo del Sole per indicare in quale direzione si trova rispetto al modello. Nella direzione opposta sulle ore 00, c’è una barra che passa sopra alla mappa in senso longitudinale. Questa barra segna il traguardo del giorno per ogni fuso orario e per la linea del cambiamento di data.
Un modello delle stagioni Modello costituito da un mappamondo e da una torcia, nelle vesti del Sole, che emette un fascio stretto di luce sul mappamondo (come una luce da palcoscenico). Si dovrebbe far ruotare il mappamondo intorno alla torcia alla distanza di 4-5m tenendo fissa la direzione dell’asse (inclinato di 23,5°) e seguendo il mappamondo con il fascio di luce della torcia. Il modello ci permette di riprodurre lo stesso meccanismo in modo un po’ più pratico. Un modello della precessione degli equinozi Modello costituito da una corona circolare fissa che rappresenta l’eclittica. Al suo centro c’è l’asse dell’eclittica sul quale è imperniato un disco inclinato di 23,5° che rappresenta l’equatore celeste. Ruotando manualmente questo disco in senso orario si riproduce il meccanismo della precessione degli equinozi lungo l’eclittica.